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– di Mario Dusi.

La Corte Suprema di Cassazione, con sentenza 21366 depositata il 29 agosto 2018, prende nuovamente posizione sull’inquadramento giuridico del Trust.

Nel caso che ci occupa un padre sosteneva proprie ridotte capacità economiche, avendo “immesso” i danari in un Trust (trattandosi nella controversia della quantificazione dell’assegno di mantenimento previsto a favore di figli minorenni).

Ebbene, la Suprema Corte ha rigettato le opposizioni del ricorrente, dopo avere fatto svolgere indagini da parte della Guardia di Finanza, da cui era emersa la disponibilità di carte di credito con alti limiti di spesa, la cessione di partecipazioni societarie di rilevante valore e l’acquisto di immobili, nonché altri elementi idonei a dimostrare la capacità reddituale del genitore, in relazione alle esigenze economiche dei minori.

Orbene appare corretto a chi scrive questa impostazione che definitivamente fa chiarezza sul fatto che il Trust non possa (più) essere considerato esclusivamente un istituto atto ad eludere richieste da parte della Pubblica Autorità, siano essi Tribunali o Agenzia delle Entrate.

Il Trust ha parecchie possibilità di uso, tra queste possiamo annoverare i Trust liberi e/o commerciali, quelli immobiliari, e di gestione di aziende, nonché di patrimoni anche per i minori; quelli per i soggetti diversamente abili, per la tutela patrimoniale nelle separazioni e tra conviventi more uxorio, a protezione del patrimonio, i voting trust (con funzione di garanzia anche per finanziare progetti industriali), il Trust per passaggi generazionali, o infine quello volto ad organizzare la suddivisione e/o la gestione di beni post causa morte.

Ebbene tutti questi possibili tipi di Trust devono essere gestiti in modo serio, da chi ipotizza di costituirne uno – nonché dai consulenti che ne propongono l’applicazione –  per ricondurre l’istituto nel giusto alveo ed ottenere, anche dai Tribunali italiani, il necessario riconoscimento, stante la importante utilità che questo strumento può e deve avere anche nel nostro sistema giuridico.